sabato 2 maggio 2009

Fusione Iride – Enia: una scelta di ulteriore mercificazione del bene acqua.



E alla fine, tra i diversi consiglieri e assessori della cosiddetta sinistra “radicale” eletti due anni fa nelle liste di Prc, Pdci, Verdi, Idv presenti nel Consiglio e nella Giunta comunale di Genova, soltanto 1 (uno) ha votato contro la delibera sulla fusione Iride – Enia.
Soltanto un consigliere ha ascoltato l’appello/lettera aperta che era stato a loro rivolto, a livello nazionale, dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Sinistra Critica ritiene che, per un minimo di coerenza politica, non si possa sostenere (a parole) di essere per l’acqua come “bene comune di tutti” e poi (con i fatti) approvarne l’ulteriore privatizzazione.

Con l’operazione Iride – Enia (multiutilities in cui è già massicciamente presente capitale finanziario), la gestione del bene acqua e di altri importanti servizi pubblici locali viene affidata a Consigli di Amministrazione di S.p.A., il cui scopo prioritario è quello di distribuire utili e dividendi agli azionisti, sempre più lontani dalla possibilità di controllo non solo dei cittadini ma anche degli stessi Consigli comunali, che avranno un ruolo sempre più marginale.
Il centrosinistra, la Giunta Vincenzi e la sua maggioranza scelgono la strada liberista dell’ulteriore privatizzazione, finanziarizzazione e mercificazione di un bene come l’acqua, un bene comune essenziale su cui a nessuno dovrebbe essere permesso di fare profitti.
E sbagliano anche le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, che in un comunicato danno il via libera a questa operazione che non dà certo garanzie né di salvaguardia occupazionale per i lavoratori né di contenimenti delle tariffe per i cittadini.

Sinistra Critica, insieme ai movimenti e agli oltre 400.000 cittadini che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, continuerà coerentemente a battersi per una gestione pubblica, democratica e partecipata del bene acqua e affinchè la gestione del servizio idrico, così come di altri essenziali servizi pubblici locali, avvenga attraverso la forma di Aziende Speciali, formate da consorzi di Comuni dello stesso bacino idrogeologico.

Genova, 28 aprile 2009

Il Coordinamento provinciale Sinistra Critica – Genova

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