giovedì 24 novembre 2011

Noi, il loro debito non lo paghiamo .Difendiamo lavoro, diritti e stato sociale

Il governo unico delle banche e della finanza, in tutta
Europa, attraverso organismi e poteri che nessuno ha
eletto, nessuno ha potuto giudicare e grazie a governi
complici, impone a tutti gli stati la stessa politica
antisociale:
· tagli all'istruzione pubblica, alla sanità,
· alle pensioni,
· ai servizi pubblici,
contemporaneamente sviluppa un pesante attacco ai salari ai diritti dei lavoratori ed al loro
potere di contrattazione e all'occupazione.
Questa impostazione ben si sposa con la rottamazione dei diritti e del potere
di contrattazione collettiva, a partire dai contratti, voluta da Marchionne.
Il neonato governo Monti, espressione diretta dei poteri forti e del padronato, lascia pochi dubbi
sui provvedimenti che intende varare in coerenza con i dettati della Bce e con le richieste della
finanza internazionale.
Noi, il loro debito non lo paghiamo
Difendiamo lavoro, diritti e stato sociale
Introduce Delia Fratucelli (comitato 1° Ottobre Torino). Intervengono:
Giorgio Cremaschi Fiom-Cgil
Gianni Vattimo europarlamentare
Assemblea pubblica
Venerdì 25 Novembre, alle ore 21 presso la Sala
della Circoscrizione di Corso Belgio 91 (tram 15, 68)
promossa dal Comitato primo Ottobre di Torino (promotori appello No debito)

mercoledì 16 novembre 2011

Sebben che siamo donne


venerdì 18 novembre ore 20.30,
presso l' Unione Culturale Franco Antonicelli,
via Battisti 4b:
Sebben che siamo donne. "Femminismo e lotte sindacali nella crisi". Libro curato dai Quaderni Viola.
le curatrici Lidia Cirillo e Giovanna Vertova incontreranno e dialogheranno insieme a Liliana Ellena, storica dell'università di Torino;
Cristiana Albino del Collettivo Me-Dea,
Maria Chiara Martinatto Maritano, lavoratrice di un call center;
Chiara Carratù, docente precaria.
L'incontro è organizzato dai Quaderni Viola.

domenica 13 novembre 2011

PRESENTAZIONE DEI LIBRI:FINANZCAPITALISMO E CAPITALISMO TOSSICO



Mercoledì 16 novembre ore 17, 30
Sala della circoscrizione di Corso Belgio 91
presentazione dei libri:
Finanzcapitalismo di Luciano Gallino
e
Capitalismo tossico di Marco Bertorello,
parteciperanno gli autori .

ADDIO A BERLUSCONI E AL SUO GOVERNO ADESSO OPPOSIZIONE AL GOVERNO DELLE BANCHE E DELLA FINANZA EUROPEA


Le migliaia di donne e uomini nelle piazze in tante città italiane giustamente festeggiano le dimissioni di un personaggio che troppi danni ha fatto negli anni in cui è stato presidente del consiglio – e anche in quelli in cui è stato all’opposizione.

Non condividiamo di questi festeggiamenti la disattenzione per come è avvenuta la caduta di Berlusconi e per quello che succedera da questo momento.

Nemmeno condividiamo la gioia verso il presidente Napolitano, che è stato protagonista di questa caduta per rispondere alle esigenze del capitale e della leadership politica europea, che consideravano Berlusconi e il suo governo inadatti a portare a termine le politiche di austerità e di distruzione dello stato sociale che in tutta Europa sono l’unica “risposta” alla crisi.

Tantomeno possiamo dimenticare che la cronaca di un’austerità annunciata porta il nome di Mario Monti, commissario integerrimo che vietava qualsiasi aiuto di Stato, per favorire gli interessi delle grandi banche e per garantire la deregulation del sistema finanziario. Lo stesso Mario Monti che sul “Corriere della sera” esaltava le “riforme” di Gelmini e Marchionne. Può seriamente qualcuno a sinistra pensare che sia l’uomo giusto, che possa rappresentare qualcosa di “meglio”?

Non c’è un “dopo”, quindi, c’è invece un presente rappresentato da un governo pericoloso per gli interessi delle classi popolari e che ha come suo unico programma nuove e più pesanti manovre economico-finanziarie contro lavoratrici e lavoratori, per maggiori privatizzazioni dei beni comuni, per asservire ancora maggiormente le scelte interne alle esigenze del capitale europeo.

Un governo che vuole vendere la vecchia ideologia secondo la quale dalla crisi si può uscire solamente con ulteriori sacrifici dopo che il welfare, i salari, le pensioni fanno sacrifici da più di vent'anni.

Per lavoratrici e lavoratori, precari/e, giovani, migranti c’è solo una strada possibile: l’opposizione immediata e ferma al governo Monti-Napolitano – ricostruendo dal basso le ragioni e l’organizzazione necessarie per resistere a nuove manovre contro di loro e per costruire una rete che ponga le questioni dell’alternativa sociale e politica, facendo pagare la crisi a chi l’ha provocata.

Non ci sono scorciatoie istituzionali: l’unica via democratica non può che venire da elezioni immediate e da un confronto sulla politica e sui programmi che provi a far tesoro di quanto accaduto negli ultimi quattro anni – con una sinistra anticapitalista che rifiuti qualsiasi compromesso di “unità nazionale” o “tecnico” e organizzi l’opposizione sociale e politica.

Invitiamo tutte/i a costruire la più ampia unità delle forze che rifiutano il governo Monti per un’uscita da sinistra alla crisi. Noi ci saremo.

Esecutivo nazionale Sinistra Critica