giovedì 10 luglio 2008

Lettera di protesta al Manifesto

Caro Manifesto,
siamo un gruppo di lavoratori e lavoratrici, delegati e Rsu che hanno sottoscritto la lettera di sostegno da parte di Cremaschi, Leonardi e Tomaselli al progetto di Legge di iniziativa popolare sul Salario minimo intercategoriale proposto da Sinistra Critica. Si tratta della proposta di fissare per legge un Salario minimo a 1300 euro netti al mese, un Salario sociale e un Minimo previdenziale di 1000 euro. Ci sembra un'idea interessante nello scarno dibattito offerto dalla sinistra in questa fase e, al di là dell'organizzazione che l'ha proposta, appare un modo per riprendere l'iniziativa su questioni di contenuti e di "classe" e non solo sulle formule. Eppure, di questa proposta su "il manifesto" non abbiamo trovato granché. Con molta fatica, siamo riusciti a leggere dieci scarne righe, molto anonime, seminascoste nell'impaginazione di un giornale che in questi giorni ha dato ampissimo risalto a convegni di quella sinistra istituzionale in larga parte responsabile del disastro in cui ci troviamo. Libero "il manifesto" di sostenere chi vuole e di informare come vuole, ma a noi questa impostazione lascia perplessi perché ancora una volta esaurisce la discussione dentro luoghi tradizionali, con il solito personale, e tralascia gli spazi di novità per quanto piccoli e parziali possano essere. Davvero non riuscite a dare conto di questa complessità? Se davvero "il manifesto" vuole rappresentare tutti, come dice il vostro nuovo corso, dobbiamo ancora ricorrere a lettere come questa per attirare la vostra attenzione?

Con l'affetto di sempre

Daniele Bordo, Compagnia portuale "P.Chiesa" Genova
Nedo Pieri, Comune di Livorno
Antonello Tiddia, Carbosulcis
Pino La Robina, Kuehne Nagel Iveco Torino
Adriano Alessandria, Lear Torino
Enrico Baroni, Amsa Milano
Margherita Napoletano, osp. S.Raffaele Milano
Enzo Salvitti, az. Spec. Farmac Roma
Pietro Capodiferro, Meccanica Bassi Brescia
Donatella Benini, Invatec Brescia

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