mercoledì 10 settembre 2008

Presidio Antifascista, venerdi 12 settembre 08


Una questione di identità una questione di cuore.

San Paolo è un quartiere che nella figura e nella storia di Dante Di Nanni sintetizza al tempo stesso la brutalità dell’ideologia fascista e la voglia di vivere e lottare di tutti quelli e quelle che hanno combattuto per la Liberazione.

Ricordare Dante di Nanni e ricordare che San Paolo è un quartiere cresciuto sotto la bandiera dell’antifascismo non è cosa scontata: non lo è oggi dopo anni di riabilitazione e di equiparazione ideologica fra quanti hanno combattuto nelle formazioni partigiane e chi invece scelse di stare dalla parte della dittatura e dell’occupazione nazista; non lo è in un clima politico generale dove proprio lo sdoganamento culturale del fascismo ci obbliga ogni giorno ad assistere a rigurgiti di violenza, intolleranza, razzismo e oppressione celata ma continua e crudele nei confronti del diverso.

Questo è quello che scrivevamo solo pochi mesi fa in occasione dell’anniversario del 25 Aprile, un anniversario che abbiamo festeggiato insieme a tant* affianco all’Anpi e a tante altre associazioni che quotidianamente animano la vita sociale di questo territorio, nelle vie del nostro quartiere, ricordando uno dei simboli, se non il simbolo di questa zona di Torino, Dante Di Nanni appunto.

Oggi a pochi mesi da quella festa, a pochi metri da quella stessa via San Bernardino in cui Dante Di Nanni asserragliato nella sua abitazione, da solo, a soli 18 anni perse la vita dopo lunghe ore di scontro a fuoco contro tedeschi e fascisti; un gruppuscolo di neo-fascisti vorrebbe riportare indietro le lancette dell’orologio e travisare l’identità del nostro territorio, organizzando un incontro di revisionisti e dichiarati estremisti della nuova destra all’interno della sala della circoscrizione in corso Ferrucci, nello stesso edificio in cui ha sede l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Dante Di Nanni. Sono chiamati a parlare in questa occasione loschi figuri, dal passato torbido e dal presente raccapricciante.

Un nome su tutti G. A. personaggio che in passato fu condannato per reati associativi sia nell’ambito di Terza Posizione (organizzazione di estrema destra attiva di cui A. fu membro fondatore) che in quello dei Nar (nuclei armati rivoluzionari, gruppo terroristico di estrema destra), e che oggi si vanta servire in cripta la Guardia d'Onore Benito Mussolini.

La lunga sequenza di aggressioni di matrice fascista , che ha nell’omicidio di Nicola Tommasoli a Verona (6 maggio 08) e nell’agguato a quattro ragazzi a Roma in occasione delle commemorazioni della morte di Renato Biagetti (29 agosto 08), a due anni dal suo omicidio sempre per mano di una squadraccia dell’estrema destra, solo gli ultimi esempi, non sembra avere una fine.

Oggi che il ministro della difesa Ignazio la Russa elogia il ruolo dei militari della Repubblica di Salò, coloro che scelsero di stare dalla parte della dittatura e dell’occupazione nazista, oggi lo stesso partito del ministro della difesa (AN) presta il suo nome per richiedere l'uso della sala circoscrizionale per far parlare chi tutt'oggi elogia il fascismo. Sembra così di poter intravvedere attraverso il fumo delle dichiarazioni di facciata, una nuova trama che unisce direttamente l’estrema destra nazista e fascista con la destra di governo, quella della svolta di Fiuggi.

Come antifascisti di zona San Paolo ci rivolgiamo con questo appello alla mobilitazione di tutti gli abitanti del quartiere e della città per impedire quella che noi consideriamo una vera e propria provocazione.

Il governo della circoscrizione non può e non deve permettere l’utilizzo della sala Circoscrizionale di corso Ferrucci o qualsivoglia spazio del patrimonio pubblico ad individui che non esitano ad auto-definirsi Fascisti.

Venerdì sera saremo con i nostri corpi, la nostra intelligenza, la nostra creatività, la nostra determinazione in piazza Adriano di fronte all’ingresso della sala della circoscrizione ad impedire che rialzino la testa, che ci provino di nuovo.

Il quartiere è di chi lo vive e chi vive questo quartiere odia il fascismo. è una questione di buon gusto, è una questione di storia, è una questione di identità, è una questione di rabbia/cuore.

C.S.O.A. Gabrio

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