giovedì 11 settembre 2008

Piaggio, sospesa perché denunciava problemi di sicurezza

Portinerie bloccate, lunghe file di Tir fermi all'ingresso della fabbrica, tre lavoratori su quattro in sciopero alternato per due ore nei vari reparti. Giornata di lotta alla Piaggio di Pontedera, alla vigilia del nuovo incontro di domani con la direzione aziendale per discutere del contratto integrativo. Un accordo che il management di Roberto Colaninno, dopo alcune aperture nel luglio scorso in merito alla stabilizzazione dei contrattisti a termine, ora non intende firmare. Rifiutando in toto la piattaforma presentata dalla Rsu e dai sindacati metalmeccanici, sia sul fronte delle assunzioni che su quello degli aumenti salariali. Uno scontro legato a filo doppio al caso dei recentissimi provvedimenti disciplinari - due giornate di sospensione - nei confronti di uno dei sei delegati alla sicurezza, Rossella Porticati della Fiom Cgil, «colpevole» di aver segnalato ripetutamente alla Asl e all'Ispettorato del lavoro i problemi della più grande fabbrica del centro Italia. In difesa di Porticati si muove la Fiom. Nei giorni scorsi con Maurizio Landini, nel giorno dello sciopero con Gianni Rinaldini: «Sono provvedimenti disciplinari ingiusti. E' evidente il tentativo di colpire la delegata, sia come minaccia generale verso l'azione sindacale, sia per ridurre gli spazi di agibilità, di intervento e di prevenzione sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Chiediamo all'azienda, e in particolare a Colaninno, di dare un preciso segnale di cambiamento, ritirando i provvedimenti e aprendo finalmente un confronto conclusivo per la vertenza del gruppo». La Piaggio replica: «Con gli altri rappresentanti alla sicurezza non ci sono stati problemi analoghi, i provvedimenti disciplinari si riferiscono esclusivamente a una lunga serie di inadempienze in tema di gestione della presenza sul luogo di lavoro». Cosa ha fatto di male in pratica Rossella Porticati? «Sono Rls dal 2003 - racconta - e dal 2005 vengo ripresa perché ad esempio vado nei reparti a capire cosa c'è che non va, ma ci vado senza le scarpe antinfortunistiche. E così arrivano le ore di multa. Negli ultimi tempi l'azienda ha cambiato tattica. Ha iniziato a fare difficoltà formali. Così ora sono l'unica Rls in Piaggio che deve mettere per iscritto dove andrà e cosa farà il giorno dopo». Da Viareggio, dove ha appena finito di parlare di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in un incontro pubblico con il collega Dante De Angelis di cui rischia di condividere la sorte, Porticati torna a Pontedera con l'ennesima conferma di una sua convinzione: «L'incontro è andato bene, c'erano molti lavoratori ad ascoltare, la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro sono sentiti sempre più come bisogni primari». In quanto alle preoccupazioni per i provvedimenti disciplinari, la delegata Rls con la fama di «rompiscatole» ha una certezza: «Uno dei capitoli del contratto integrativo in discussione riguarda l'ambiente e la sicurezza. E la Fiom ha deciso che farò parte della delegazione trattante con la Piaggio».

Dal manifesto del 11 settembre 2008

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