martedì 30 ottobre 2012

MOZIONE FINALE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE SINISTRA CRITICA

Il Coordinamento nazionale di Sinistra critica esprime soddisfazione per l' importante riuscita della manifestazione No Monti Day del 27 ottobre e per la buona partecipazione delle compagne e dei compagni di Sinistra Critica nelle differenti collocazioni politiche e sociali che hanno costruito con il loro intervento.




Proseguendo nel lavoro iniziato con l'iniziativa del 31 marzo a Milano, la manifestazione è riuscita a raccogliere, anche se ancora solo in parte, il nuovo clima di dissenso per la politica di austerità, di tagli allo stato sociale, di privatizzazione, di soppressione di diritti e di compressione della democrazia messa in atto dal governo Monti nell'ultimo anno - un dissenso stimolato anche dalle grandi mobilitazioni europee.



Altrettanto positivamente va considerata l'iniziativa messa in atto al termine della manifestazione da importanti settori giovanili e di movimento di proseguire il corteo e di effettuare blocchi stradali come occasione per trasmettere a più ampi settori sociali i contenuti della giornata di lotta.



Questa nuova sensibilità si sta esprimendo in particolare nel mondo della scuola con una estesa opposizione degli insegnanti e dei lavoratori alle misure governative dirette alla privatizzazione degli istituti e all'aumento dei carichi di lavoro e con l'inizio di una nuova radicalizzazione degli studenti. Anche in questo ambito è positivo e va ulteriormente sviluppato il ruolo che nostre e nostri compagne/i hanno nella costruzione delle mobilitazioni.



Queste valutazioni positive non devono nascondere la persistente sfasatura tra la brutalità dell'attacco padronale e governativo e le dimensioni ancora limitate delle risposte di massa - che deve spingerci da un lato a proseguire nel nostro impegno di radicamento nei movimenti sociali, anche per stimolarne la convergenza politica e sociale e, dall'altro, a lavorare per un'analoga convergenza unitaria e consapevole sul terreno politico di tutti i soggetti che rifiutano la politica del governo e della BCE.



Resta ancora del tutto irrisolto il problema della necessaria convergenza tra le lotte nei paesi europei, tutti sottoposti, seppure con gradi e tempi diversi, alla medesima politica liberista e antipopolare.



Per il 14 novembre sono stati indetti simultaneamente scioperi generali in Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro e Malta; allo stesso tempo, con la solita funzione di contenimento e di moderazione politico-sociale del conflitto, la CES ha fatto appello per la trasformazione di quella giornata in una innocua occasione di protesta rassegnata.



Al contrario, noi sosteniamo la proposta di un 14 novembre come giornata europea di lotta radicale e incisiva contro le politiche della Troika assecondate e gestite dai vari governi nazionali. Facciamo perciò appello perché in quella giornata tutte le organizzazioni sindacali che non condividono la politica di Monti proclamino lo sciopero generale. Facciamo appello a tutti i movimenti sociali perché scendano in piazza in quel giorno e perché si dia vita in tutte le città a momenti di contestazione di massa delle istituzioni politiche che gestiscono la politica di austerità.- a partire dall'assedio dei palazzi del potere.



Giudichiamo un errore la scelta della Fiom di non proclamare lo sciopero dei metalmeccanici per lo stesso 14 novembre, per farlo due giorni dopo - ma saremo in quelle piazze per esprimere la solidarietà ai lavoratori in lotta e portare anche lì le nostre proposte di una mobilitazione permanente contro il governo Monti, il debito e le politiche di austerità.



Nei prossimi giorni, in occasione del 10° anniversario del Forum sociale europeo, si svolgerà a Firenze un'importante scadenza di dibattito internazionale che metterà a confronto gran parte dei movimenti politici antiliberisti, da quelli più moderati e subalterni al PD a quelli più radicali. Anche a Firenze svilupperemo la nostra iniziativa per la costruzione della convergenza tra i movimenti di cui abbiamo visto le potenzialità nella manifestazione del 27 ottobre.



Il coordinamento nazionale invita tutte/i le/i compagne/i di SC a farsi promotori e partecipare alle scadenze della metà di novembre, contribuendo all'allargamento delle dinamiche di movimento.



L'approssimarsi delle elezioni politiche così come questi primi segnali di radicalizzazione, ci impongono di rilanciare i contenuti della nostra proposta, già esplicitati con una nostra presa di posizione pubblica durante l'estate e riconfermati nella risoluzione conclusiva del nostro terzo congresso.



La sostanziale contemporaneità di queste elezioni con il voto di importanti istituzioni locali, tra cui la regione Lazio, la regione Lombardia, il comune di Roma, rende necessario evitare che una eventuale coalizione elettorale nazionale esplicitamente alternativa a tutti gli schieramenti sia inquinata da una diversa e confusa ipotesi elettorale ai diversi livelli da parte di alcune forze politiche che ne facessero parte.



Il coordinamento invita i circoli - dopo le scadenze del novembre - a organizzare iniziative di confronto e di dibattito con tutti gli interlocutori politici, sociali e di movimento peri illustrare al più ampio numero di persone riguardo le nostre proposte di costruzione di una coalizione elettorale alternativa.



Approvata all'unanimità con 1 astensione



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