lunedì 26 maggio 2008

Per la mobilitazione delle reti migranti e antirazziste

Come era ampiamente prevedibile, il nuovo governo si presenta facendo la faccia feroce contro i migranti e i movimenti sociali promettendo più carcere e polizia in nome di una fantomatica sicurezza e della “tolleranza zero”.Gli attacchi ai capi rom, le aggressioni e i raid neonazisti contro i migranti sono il frutto di un clima di impunità che si sta creando con la vittoria delle destre alle elezioni. Sindaci come Alemanno e ministri come Maroni alimentano questo clima con dichiarazioni che “comprendono” e in qualche modo giustificano tali azioni. Le norme varate dal Consiglio dei Ministri a Napoli, sui rifiuti e sull'immigrazione, si qualificano infatti come un capolavoro di demagogia populista e razzista che non permetterà di risolvere nessuno dei problemi sollevati ma che forse garantirà all'esecutivo un qualche margine di consenso sociale. Il punto allarmante, però, è che questo esito è stato reso possibile dalla strada tracciata in precedenza dal centrosinistra e non è un caso che gran parte delle norme introdotte da Maroni siano riprese, approfondendo le discriminazioni, da quelle varate dall'ex ministro Amato e votate al Senato da tutto il centrosinistra, Sinistra Arcobaleno compresa.
Sulla questione dei migranti e dei Rom, in particolare, stiamo così assistendo a una retorica populista che alimenta un forte spirito xenofobo che rompe vecchi argini inibitori giovandosi anche del silenzio-complice della Chiesa. Le pericolose logiche securitarie di tante amministrazioni locali di entrambi gli schieramenti politici ,con i “patti sulla sicurezza” e regolamenti comunali vessatori, hanno purtroppo trovato un’applicazione concreta, materiale, autoritaria a livello nazionale. Intanto i migranti continuano a morire nei Cpt, come a Torino, dimostrando drammaticamente ancora una volta quale sia la funzione di queste galere etniche. C’è la necessità di una risposta forte. Non può bastare una risposta emotiva né legata a logiche personalistiche e/o politiciste. Serve uno scatto di quelle reti, movimenti, associazioni che in questi anni hanno tenuta alta la guardia contro i regurgiti razzisti e che hanno ribadito la centralità del protagonismo dei migranti. Serve uno scatto del sindacalismo non concertativo per ribadire l'elementare verità che i migranti sono lavoratori e lavoratrici al pari degli altri che si battono per nuovi diritti.
Per questo come Sinistra Critica facciamo appello alla Reti, Associazioni, Comitati e movimenti dei migranti e antirazzisti perché sia convocato al più presto un appuntamento collettivo e unitario di riflessione, un Forum, un’assemblea nazionale, che precisi i contorni dell'offensiva in atto e definisca le iniziative unitarie da realizzare e il percorso partecipato per renderle efficaci. Sosteniamo un tale obiettivo nello spirito che ha animato i momenti migliori dell'esperienza e dell’iniziativa dei movimenti sociali.

Sinistra Critica

movimento per la sinistra anticapitalista

Nessun commento: