giovedì 8 ottobre 2009

CON I/LE METALMECCANICI/CHE IN LOTTA, SCIOPERO VENERDI’ 9 OTTOBRE



La FIOM – CGIL ha indetto per venerdì 9 ottobre una giornata di sciopero generale per l’intera giornata di tutti i lavoratori metalmeccanici con 5 manifestazioni interregionali a Milano ), Firenze, Roma, Napoli e Palermo CONTRO I LICENZIAMENTI E GLI ACCORDI SEPARATI, PER IL CONTRATTO NAZIONALE E LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO.

Sinistra Critica sostiene la lotta dei metalmeccanici, affinché questo sciopero possa segnare l’inizio di una mobilitazione generale e di una vertenza che ponga questi obiettivi:
• il blocco dei licenziamenti e l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutte le diverse tipologie di contratti e condizioni di lavoro, perché la crisi non venga fatta pagare sulla pelle dei lavoratori;
• consistenti aumenti salariali, contro la vergognosa proposta razzista delle “gabbie salariali” della Lega Nord, che vuol dividere i lavoratori del Nord da quelli del Sud del paese, i lavoratori italiani dai migranti;
• la difesa e il rilancio del contratto nazionale di lavoro, contro la Confindustria e il ministro del Lavoro Sacconi, che vogliono distruggere la contrattazione nazionale per spostarla a livello aziendale e territoriale, per indebolire e dividere ulteriormente i lavoratori, riducendo così ulteriormente salari e diritti;
• contro gli accordi separati con i sindacati complici (CISL, UIL e UGL), perché i lavoratori possano decidere direttamente e democraticamente su piattaforme e accordi sindacali.

In questi mesi abbiamo assistito a diverse lotte, anche generose, in tante città contro licenziamenti e chiusure di aziende. E di queste settimane è la lotta dei lavoratori precari della scuola (insegnanti, personale tecnico e amministrativo) contro la cancellazione di 150.000 posti di lavoro nei prossimi 3 anni, un licenziamento di massa inaccettabile non solo per i lavoratori coinvolti ma per le conseguenze sull’ulteriore distruzione della scuola pubblica.
Ma per avere un’effettiva efficacia occorre un coordinamento delle lotte, che altrimenti rischiano di rimanere isolate; occorre un movimento unitario di lotta perché la crisi non venga pagata dai lavoratori, dai precari.

A sostegno di questa necessità di una vertenza unitaria, Sinistra Critica ha già presentato nei mesi scorsi una proposta di legge popolare in Parlamento, raccogliendo sulle piazze oltre 70.000 firme certificate, con questi contenuti:
• minimi salariali (SMIC, come in Francia) di 1.300 euro mensili;
• salario sociale per i disoccupati e minimi di pensione a 1.000 euro;
• una nuova “scala mobile” dei salari, perché i salari crescano automaticamente al crescere dell’aumento del costo della vita;
• il recupero integrale del fiscal drag.

Nel dare il suo appoggio e il suo pieno sostegno allo sciopero dei metalmeccanici, Sinistra Critica intende anche denunciare lo scandalo del cosiddetto scudo fiscale, un enorme regalo del Governo (e dei parlamentari assenti del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori che hanno permesso così l’approvazione della legge) a chi ha portato i soldi all’estero per non pagare le tasse. Il governo Berlusconi vara un condono totale e tombale per industriali evasori, bancarottieri e truffatori di ogni risma, ma anche mafiosi e trafficanti di droga.

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