lunedì 2 marzo 2009

Una lista anticapitalista per resistere alla crisi


Tra le condizioni: chiaro programma anticapitalista; alternatività al Pd, codice etico, pari dignità dei progetti e quindi dei simboli.


(ANSA) - ROMA, 1 MAR - «Una lista anticapitalista per resistere alla crisi» da presentare alle prossime elezioni europee. Questo il mandato esplorativo verso la sinistra radicale, deciso a maggioranza, dal Coordinamento nazionale di Sinistra Critica che nella precedente legislatura era rappresentata dal deputato Salvatore Cannavò e dal senatore Franco Turigliatto, che non votò la fiducia al governo Prodi contribuendo alla sua caduta. La piccola formazione di sinistra pone le sue condizioni per un accordo elettorale: chiaro programma anticapitalista; alternatività al Pd, codice etico, pari dignità dei progetti e quindi dei simboli. «Lo sbarramento al 4% introdotto in fretta e furia - si legge nel documento approvato - ha indicato quanto i grandi partiti sentano la prova elettorale e quanto questa potrà segnare un'ennesima sconfitta per l'intera sinistra di classe, uno scenario che certamente non auspichiamo. Per parte nostra rilanciamo l'ipotesi di una lista che, pur aggregando progetti diversi tra loro (il nostro è l'opposto della Costituente comunista, identitaria e muta socialmente) sia sostenuta da un programma minimo e da un'utilità sociale e mantenga aperto uno spazio di costruzione di una moderna sinistra di classe». L'elemento centrale del programma: «la crisi la devono pagare le banche e i padroni, non lavoratori e lavoratrici». (ANSA).


Il testo sulle elezioni europee contenuto nel documento politico( punto10).


Abbiamo proposto la costruzione di una lista anticapitalista alle europee come parte di questo progetto ambizioso. Diffidenze, gelosie organizzative, divergenze varie hanno finora reso impossibile discutere di questa dimensione. Eppure le europee rappresentano un passaggio che segnerà la fase successiva. Lo sbarramento al 4% introdotto in fretta e furia ha indicato quanto i grandi partiti sentano la prova elettorale e quanto questa potrà segnare un'ennesima sconfitta per l'intera sinistra di classe, uno scenario che certamente non auspichiamo. Per parte nostra rilanciamo l’ipotesi di una lista che, pur aggregando progetti diversi tra loro – e il nostro è l'opposto della Costituente comunista, identitaria e muta socialmente – sia sostenuta da un programma minimo e da un'utilità sociale e mantenga aperto uno spazio di costruzione di una moderna sinistra di classe.Il programma deve partire dalla constatazione che "La crisi la devono pagare le banche e i padroni, non lavoratori e lavoratrici" quindi da un’ipotesi anticapitalista di uscita dalla crisi e dall’articolazione di una dimensione sociale europea con una Carta dei diritti sociali, il rifiuto della guerra e delle spese militari, il rigetto di qualsiasi forma di razzismo e xenofobia, la difesa ecologica del territorio, la difesa a oltranza dei diritti civili contro qualsiasi ingerenza vaticana. Un programma minimo che non elimini i programmi specifici delle varie forze - Sinistra Critica si appresta a elaborare un programma con la Sinistra Anticapitalista europea.L'utilità sociale è data dall'apertura della lista ad associazioni e movimenti ma soprattutto dalla capacità di contribuire a una mobilitazione di massa e a una resistenza sociale unitaria.Un accordo elettorale per resistere alla crisi, dunque, che abbia alcuni requisiti minimi e un profilo complessivamente accettabile: una lista chiaramente alternativa al Pd e che quindi non si presenti allo scopo di ricontrattare un'alleanza politica a tutto campo; una lista che valorizzi "l'attività sociale" e non "il partito degli assessori"; una lista aperta, plurale, di genere; una lista che si doti di un "Codice etico" con il divieto di candidature che abbiano già cumulato due mandati elettorali dai Consigli regionali in sù e i cui candidati pongano un tetto all'indennità ricevuta (non più di 3000 euro) finanziando con il resto associazioni, movimenti, sindacati, giornali, comitati di lotta; una lista, infine, coerente sia pure tra strutture diverse e che si presenti non come un progetto annessionistico ma che, anche simbolicamente, rappresenti la sua pluralità e le sue differenze.Il Coordinamento nazionale dà mandato al Gruppo operativo nazionale di promuovere nei prossimi giorni degli incontri con la sinistra di classe politica, sociale e sindacale per discutere dell'utilità e della fattibilità di una simile lista e di provvedere comunque a tutti gli adempimenti e formalità per la presentazione autonoma di Sinistra Critica.Il coordinamento nazionale decide comunque che l'esito di questa discussione sarà sottoposto a una consultazione vincolante di tutta l'organizzazione attraverso la convocazione degli attivi provinciali degli iscritti al 2008 sulla base di una proposta elaborata dal Gruppo operativo e dal Coordinamento nazionale che quindi si riunirà quanto prima.

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