mercoledì 11 febbraio 2009

ENGLARO, SE LA POSTA IN GIOCO E' LA LIBERTA' DI TUTTE E TUTTI


14 FEBBRAIO IL NOVAT 2009L'occasione per una risposta laica, libera autodeterminata
Non è l'affondo contro la Costituzione portato da Berlusconi il punto saliente della vicenda Englaro. Il Pd ci si attacca con vigore semplicemente perché intende rimuovere l'oggetto reale dello scontro cioè il rapporto con il Vaticano, la reale libertà di autodeterminare il proprio corpo, soprattutto da parte delle donne, anche quando in gioco sono la vita e la morte.Lo sciacallaggio su Eluana Englaro, il linciaggio morale subito da suo padre, l'iniziativa reazionaria del governo - spalleggiata da settori rilevanti "dell'opposizione" - discendono da una concezione morale e politica che vuole impedire alla persona di decidere sul proprio corpo, soggetto a presunti "valori morali superiori" che, guarda caso, sono monopolizzati da un soggetto politico reazionario e pericoloso come il Vaticano. Il governo delle anime è cosa antica, il clero ha costruito su queste esercizio una fortuna politica, culturale e anche materiale. Oggi questo governo si sposa con le ambizioni culturali di una destra alle prese con la crisi del liberismo e che ha dunque bisogno di dotarsi di un surplus di identità culturale e di orizzonte morale. C'è anche questo nell'iniziativa di Berlusconi o nelle frasi apocalittiche di Sacconi che giudica l'iniziativa del governo un vero e proprio colpo "alla cultura del '68 cioè il nichilismo" (non sappiamo quale film abbia visto il ministro, in realtà). Il tentativo di dotarsi di un collante più solido e duraturo che non la vecchia vulgata dell'impresario che si è fatto da sé. E questa necessità ben si sposa con una Chiesa in crisi di vocazioni e di presa sulla società, crisi che il papato Ratzinger intende affrontare spostandosi ancora più a destra, ribadendo il valore assoluto delle scelte vaticane e aprendo uno scontro frontale con qualsiasi ambizione di libertà e di autodeterminazione, soprattutto quella femminile. Come non vedere il filo nero che lega il dominio rivendicato sul corpo di Eluana, e sulle scelte di suo padre, alla volontà di ristabilire il controllo sul corpo delle donne più in generale a partire dal diritto all'aborto.L'attacco è reazionario e concentrico, e non basterà la difesa della Costituzione per evitarlo. Serve innanzitutto riconoscerlo e agire di conseguenza. Per questo la manifestazione NoVat di sabato 14 è una scadenza utile e da rilanciare come una più generale campagna prolungata contro il Vaticano, contro la determinazione virulenta delle gerarchie di riprendere il controllo di una società plurale ed evoluta per un diritto fondamentale che pensavamo acquisito ma che, alle soglie del terzo millennio, è ancora una volta messo in discussione, la nostra libertà.
Berlusconi-Bonaparte al servizio del VaticanoCinismo, spregiudicatezza, "cattiveria" e tentazioni bonapartiste. Sono questi gli ingredienti che muovono il governo Berlusconi nella sua tetra strategia sul caso Englaro. Al di là delle lamentele sulla vita umana, di cui al governo non importa un fico secco, l'operazione decreto mostra una subordinazione straordinaria ai desiderata del Vaticano e un'occasione per dare un colpo al Quirinale in vista di nuovi, e più importanti, decreti o ddl che vedranno l'attenzione di Giorgio Napolitano. La sottomissione al Papa stavolta è tale che Berlusconi si trova costretto a mettersi contro la cosa che ama di più, i sondaggi. Una rilevazione Ipr Marketing-Repubblica dice infatti che il 61% degli italiani sta dalla parte del padre di Eluana, dalla parte del dolore e della vita umana, quella vera. Solo il 30% condivide il comportamento del governo. Berlusconi è costretto a ingoiare sapendo che OltreTevere ringrazieranno.E comunque punta a una spallata contro la Presidenza della Repubblica cercando di fiaccare possibili resistenze sui dossier che più stanno a cuore al presidente del Consiglio: giustizia e intercettazioni.Ma anche Costituzione. Con lo scontro messo in atto, infatti, Berlusconi punta a far "approvare" dall'opinione pubblica l'idea che il potere deve essere il più possibile accentrato e personalizzato manifestando la sua più classica concezione bonapartista della politica.Già in queste ore si sono verificate manifestazioni spontanee e Sinistra Critica le condivide a pieno. Sabato prossimo, però, c'è un appuntamento tradizionale, il NoVat Day, per la laicità e l'autodeterminazione che si presta perfettamente per far sentire la voce laica contro il Vaticano, l'integralismo, il sadismo della religione contro la libertà della vita. Un'occasione importante per dare una risposta di massa.

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