giovedì 6 gennaio 2011

L'Usb partecipa allo sciopero della Fiom


Lo sciopero del 28 è uno sciopero sacrosanto a tutela della categoria dei metalmeccanici ma non può essere scambiato per quell'azione generale che da mesi la Fiom, e non solo, richiedono alla Cgil.


Da mesi affermiamo che dal punto di vista dei contenuti le posizioni della Fiom nella vertenza Fiat sono in gran parte condivisibili, ma anche che questo sindacato di categoria è ormai isolato nell'ambito delle confederazioni “collaborazioniste” e “concertative”.
Lo sciopero del 28 è uno sciopero sacrosanto a tutela della categoria dei metalmeccanici ma non può essere scambiato per quell'azione generale che da mesi la Fiom, e non solo, richiedono alla Cgil.

Le lotte che in questi mesi precari, lavoratori pubblici, operai, immigrati, licenziati, cassaintegrati, sfrattati hanno messo in campo necessitano di un momento di sintesi generale e generalizzato che non può essere surrettiziamente agitato sovrapponendolo allo sciopero dei metalmeccanici.
L’Unione Sindacale di Base dà indicazione a tutte le sue strutture della categoria di aderire allo sciopero del 28 Gennaio per impedire che la ‘dottrina Marchionne’ passi e si estenda, auspicando al contempo l’apertura di un confronto immediato tra tutte le componenti del sindacato conflittuale per decidere un vero e proprio Sciopero Generale e Generalizzato, da collocare tra la fine di febbraio e la prima decade di marzo.

Un'azione che coinvolga tutti, i sindacati di base ed indipendenti, aree Cgil non genuflesse ai voleri della Camusso, i movimenti che operano nei territori, le organizzazioni degli studenti, dei disoccupati, dei precari, dei migranti e dei pensionati.
Un movimento di massa e di popolo che, partendo dai problemi del lavoro, ponga come centrali la questione sociale, il reddito, il salario, la buona occupazione, la casa, i beni comuni, la democrazia e la rappresentanza sindacale.
Comunicato Usb del 5 gennaio 2011

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