martedì 29 settembre 2009

Lavoratori italiani e migranti:stessi problemi, stessi nemici!


Salari insufficienti, servizi inesistenti, precariato e sfruttamento

Lavoratori italiani e migranti:

stessi problemi, stessi nemici!

La crisi economica ogni giorno crea sofferenza tra chi lavora.
Licenziamenti, cassa integrazione, precariato, colpiscono tutte le donne e tutti gli uomini che per vivere devono lavorare: italiani e stranieri. Inoltre non ci sono abbastanza posti negli asili, mancano politiche per la casa a prezzi accessibili, i trasporti pubblici sono insufficienti e ai pendolari vengono rubati pezzi di vita per raggiungere il lavoro. Nelle scuole mancano gli insegnanti e le classi diventano troppo numerose. Si vive sempre peggio.
La colpa della crisi è dei banchieri, dei poteri finanziari, di chi da sempre si arricchisce sfruttando il lavoro di altri. La colpa è di chi si è arricchito con le speculazione finanziarie, di chi ha voluto un’economia mondiale fasulla che distrugge l’ambiente e affama l’80% della popolazione mondiale.

Il governo italiano è, più che mai, al servizio dei banchieri, dei finanzieri, degli speculatori, dei “furbi”. Questo governo, per nascondere le colpe proprie e dei potenti, vuole far credere che se gli italiani stanno male la responsabilità è degli immigrati.
Da sempre i potenti e i privilegiati, quando vogliono mantenere il proprio potere ed i propri privilegi cercano di scatenare la rabbia popolare sui più indifesi.

Per questo in Italia ritornano leggi razziste. Le chiamano leggi per la “sicurezza”. Ma non hanno nulla a che vedere con la sicurezza: non colpiscono le organizzazioni malavitose ma rendono impossibile la vita agli immigrati onesti che lavorano. E così danneggiano anche gli italiani che lavorano.
Il reato di clandestinità, per esempio, è un’arma contro tutti i lavoratori perché fa si che centinaia di migliaia di immigrati accettino qualsiasi condizione di lavoro: l’immigrato che perde il lavoro dopo poco perderà anche il permesso di soggiorno. I potenti vogliono ricattare i lavoratori immigrati per costringere a peggiori condizioni di lavoro tutti: italiani e immigrati, regolari e irregolari.

Il governo sa che all’Italia serve il lavoro degli immigrati ed è per questo che ha fatto la “sanatoria”.
Ma anche in questo caso ha previsto una procedura che favorisce le truffe di delinquenti italiani e stranieri. Le indagini concordano nel dire che quasi un milione di persone clandestine lavorano nella case (badano agli anziani italiani), nell’edilizia, nelle campagne e anche nelle piccole aziende. Un milione di persone che lavorano e producono ricchezza e servizi ma vengono considerati dalla legge “delinquenti” perché clandestini. Pensiamo che questi lavoratori debbano essere regolarizzati tutti e subito senza costringerli a pagare migliaia di euro e senza fare si che vengano truffati da delinquenti di ogni specie.

Per gli italiani onesti e che lavorano è importante capire che gli immigrati, regolari e clandestini, sono lavoratrici e lavoratori e non sono il “nemico”.
Non lottare per i diritti degli immigranti significa privarsi del sostegno di centinaia di migliaia di donne e uomini nella lotta comune per il salario, per i servizi sociali, per una società più democratica e più giusta.

SINISTRA CRITICA



SABATO 17 OTTOBRE 2009
MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA ROMA
PIAZZA DELLA REPUBBLICA ORE 14.30

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