lunedì 3 dicembre 2012

O gente che dormite

O gente che dormite, o gente che vi lagnate, o gente indifferente, o gente che subite…vi raccontano che siamo in regime di libertà e smantellano le strutture solidali, vi raccontano che siamo in pace e spargono sangue sulle strade, vi raccontano che stanno difendendo la vostra vita e il vostro futuro e cancellano il presente…Le parole non hanno più senso, sono squallide maschere che nascondono la menzogna, la menzogna più grave che copre soprusi, repressioni ed aggressioni, facendo passare il tutto come difesa della legalità, la legalità dell’ingiustizia, della violenza istituzionale, la legalità della strafottenza di padroni e politici e caste varie composte da compratori e comprati sul mercato dell’indegno. In questi momenti in Valsusa si opera l’ennesima violazione del diritto all’espressione, si distruggono od asportano manufatti prodotti dalla rabbia popolare ma anche dall’amore, dall’amore non solo per la propria Valle ma per la Terra tutta e per le creature che vi abitano, compresi gli indifferenti, i complici, i venduti.. Noi non siamo NULLA, noi non contiamo NIENTE eppure siamo il sale della Terra, i produttori delle ricchezze che altri godono. Noi dobbiamo TACERE. Ce lo impone una casta che dice di voler difendere la legalità…Ma quale? Quella del profitto che sbatte su una strada migliaia di famiglie, quella che obbliga i genitori ad uniformare i propri figli ai valori dei potenti, quella che giustifica e difende manganellate, gas, giovani e non più giovani picchiati con determinazione, che brontola ma assolve, che dice di porsi al di fuori delle diatribe e dei conflitti. Lo fa la Procura di Torino?

Sono tornati i Digos a frugare nelle case, a consegnare notifiche di arresti domiciliari, ad accusare i resistenti delle peggiori infamie. Dalle divise alle toghe, tutti hanno concretamente applicato la norma per cui difendersi è reato se chi assale è in divisa. Difendersi è reato se chi semina sulle pagine dei giornali menzogne ed inviti alla repressione pensa di godere d’una sorta di immunità a delinquere. Tutti questi reiterati rigurgiti di squadrismo avvengono in contemporanea e su fronti diversi. I No tav, per la loro storia lunga e tosta, sono quelli più colpiti, ma ricordate che se sarà permesso di colpire gli uni, diventerà legittimo colpire anche gli altri. E chi oggi guarda e mugugna, domani sarà oggetto delle non cortesi attenzioni della repressione.

Quelle che osserviamo sono manovre di prova per uno strisciante golpe in guanti bianchi, con la complicità dei partiti che dicono di rappresentare voi, noi, la gente che lavora, i bambini che devono crescere. Le loro parole, le loro recite televisive sanno di rancido. Mentono sapendo di mentire, con la benedizione del dio CAPITALE e del PROFITTO. Noi prendiamo le manganellate, andiamo in prigione, siamo privati della libertà; loro rubano “legalmente” i nostri soldi che sono ore, giorni, anni di vita buttati. Cessiamo di cooperare, diciamo BASTA, mostriamo la nostra solidarietà a coloro che subiscono la violenza di stato. Cerchiamo d’essere degni della nostra umanità, concretamente e non in modo presunto.



ARRABBIATO TANTO GIANNI MILANO

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